Antisemitismo reato?
Mi sconcerta davvero la proposta che sia normato un reato di antisemitismo. Non perché non condanni questa forma di odio razziale. Intanto l’antisemitismo in teoria riguarderebbe anche l’Islam e non solo l’ebraismo. Infatti sono semiti gli ebrei, ma anche gli arabi. Dunque se si vuole per legge reprimere le manifestazioni di odio e violenza contro l’appartenenza religiosa ebraica, e non contro gli islamici, allora sarebbe più corretto parlare di ‘antiebraismo’.
Ma non esiste già la figura giuridica che commina le pene per reati di razzismo religioso? Sì, l’articolo 604-bis del Codice Penale
Allora che necessità c’è di una norma specifica che riguardi una sola religione, ebrea, escludendo le altre? Siccome a pensar male “si fa peccato, ma spesso si indovina”, viene da credere che si tratti di una norma che vuole penalizzare la libertà critica: chi condanna Netanyahu e il suo governo genocida sarebbe colpevole di antisemitismo? Insomma, c’e da prestare molta attenzione a questi tentativi di bloccare per legge la critica politica.
Di certo i sostenitori non potevano proporre una legge che condanna l’antiebraismo, come ho esposto sopra, e neppure l’antisionismo, avrebbero rivelato il vero intento censorio.
La legge esiste già. È la norma che condanna il razzismo su base religiosa.
Ma la violenza contro gli ebrei è veramente in aumento dal 7 ottobre 2023. E forse la responsabilità è delle potenze mondiali, occidentali in particolare, che non hanno adottato nei confronti di Netanyahu e del suo governo le stesse politiche usate nei confronti di Putin.
Il russo attacca l’Ucraina e si appropria dei territori di un altro Paese. L’israeliano da decenni controlla ed occupa territori di un altro Stato (che l’Italia si ostina a non riconoscere, nonostante sia stato fatto da 157 su 193 paesi membri ONU), nel silenzio mondiale.
Certo si potrebbe affermare che Putin è il nemico, anzi la Russia, dalla guerra fredda in giù. Ci provò Napoleone prima e poi Hitler ad occuparla, andò malissimo ad entrambi.
Israele al contrario è un paese amico dell’Occidente, e molto si perdona agli amici. A volte troppo. Finché non si scopre che l’amico non solo fa del male a sé stesso, ma anche ai cosiddetti amici.
In effetti, è stato ed è tuttora un bene chiudere gli occhi, lasciar fare Israele in barba a tutte le leggi internazionali?
A considerare attentamente Israele sembra mettersi sempre più in una condizione di guerra infinita, di odio che fomenta nei suoi vicini, in pratica un paese assediato costretto a rinchiudersi militarmente sempre di più.
Questa politica di Netanyahu incide pesantemente anche sulle democrazie occidentali, spingendole rapidamente verso una deriva autoritaria, giustificata dal pericolo che l’odio oltrepassi le non-frontiere israeliane.
Potenze politiche che volete aiutare Israele smettetela di usare due pesi e due misure.
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