Da Lorenzo Tosa
Poco fa alla Camera Elly Schlein ha voluto fare qualcosa di inedito, ma molto efficace e assolutamente necessario.
Una lettera.
Una lettera di Natale inviata direttamente a Giorgia Meloni con cui ha messo letteralmente in fila i numeri, i fatti, i dati, i tempi d’attesa biblici di un Paese reale, lontanissimo da quello raccontato da Meloni pochi giorni fa ad Atreju.
“Cara Presidente,
Secondo le segnalazioni arrivate a CittadinanzaAttiva, le liste d’attese sono di un anno per una tac al torace, per una mammografia da fare entro 60 giorni ne aspetti 147, per una colonoscopia aspetti 2 anni, ma pure per quella urgente, che dovresti fare in tre giorni, un italiano su quattro ne aspetta 105.
Allora, se va tutto bene, Presidente, mi spiega perché durante il suo governo, nell’ultimo anno, gli italiani che rinunciano a curarsi sono aumentati da 4 milioni e mezzo a 6 milioni?
Secondo l’Istat i beni alimentari sono aumentati negli ultimi quattro anni del 25% e negli stessi anni gli stipendi reali degli italiani si sono abbassati di 9 punti percentuali.
Questo vuol dire che con lo stesso stipendio in tasca, quando vai a fare la spesa, non riesci a comprare le stesse cose.
Il pane costa il 28% in più, Presidente, ma che mangino le pastarelle, giusto? Mentre lei blocca il salario minimo a 4 milioni e mezzo di lavoratrici e di lavoratori.
La produzione industriale cala ormai da 34 mesi su 37 del suo governo.
Abbiamo le bollette più care d’Europa e le imprese perdono competitività. Ma in tre anni non avete fatto nulla per non intaccare gli extra profitti delle grandi società energetiche.
La pressione fiscale è la più alta degli ultimi dieci anni. E no, Presidente, non è perché aumentano i lavoratori. La pressione fiscale è il rapporto tra le tasse e il PIL. Se aumenta il lavoro, aumentano le tasse, ma aumenta anche il PIL, Presidente. Non è che cambia quel rapporto.
Lei prima ci ha detto di studiare, ma guardi, per noi non è un insulto, perché solo voi insultate gli studenti dicendo che sono ‘inutili’, quando l’unica cosa inutile qui sono le vostre bugie e la vostra arroganza al potere.
Scusi, non vorremmo mai disturbare la vostra propaganda con i fatti, ma questa è la condizione in cui versa il Paese dopo tre anni.
E anche oggi da lei ho sentito la lista delle responsabilità degli altri, ma dopo tre anni gli alibi sono finiti, Presidente.
Ho sentito da sua sorella che le priorità del Governo, nel 2026, sono il premierato e la legge elettorale.
Scusate se pensavamo che fossero i pensionati che non arrivano alla fine del mese, quelli che prendono 5 euro all’ora, i 10.000 lavoratori dell’ex Ilva che rischiano il posto.
Ma no, per voi la priorità è una riforma che indebolisce questo Parlamento e il Presidente della Repubblica. Io non so in che Paese vivete, Presidente, ma davvero le dico che il Governo deve risolvere i problemi degli italiani, non i suoi.
P.s.
Presidente, chiudo con un post scriptum la letterina degli italiani.
Ieri avete riscritto la manovra e con una sola mossa fate una stangata sulle pensioni che è un furto sia ai giovani che agli anziani ed è una vergogna prendervi i soldi di chi ha studiato e ha già pagato per riscattare la laurea.
È un’altra manovra di promesse tradite. Dovevate abolire la Fornero e invece state allungando l’età pensionabile a tutti, compresa le forze dell’ordine.
Non ci provate!”
Oggi Elly Schlein in quell’aula ha parlato a nome di tanti, ma veramente tanti italiani.
Anche a mio nome.
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